PNRR 2024 Transizione 5.0: nuove opportunità per le imprese

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Il nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, rappresenta un’opportunità imperdibile di sviluppo per le imprese ma non solo in cui crescita e sostenibilità sono le parole d’ordine per un percorso stabile, duraturo, welfare e green oriented.

L’Italia è la prima beneficiaria in Europa dei due strumenti del piano NextGeneration UE: il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF) e il Pacchetto di assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori di Europa (REACT-EU). 

L’RRF mette a disposizione risorse per 191 miliardi di euro, per il periodo 2021-2026, delle quali 68 miliardi a fondo perduto di cui l’Italia intende sfruttarne ben 122 miliardi.

Cosa cambia col nuovo PNRR 2023-2024

Il nuovo Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) che riguarda l’Italia introduce il nuovo capitolo RePowerUE, un passo importante verso la modernizzazione e l’adeguamento del Paese ai nuovi standard europei in materia di energia e ambiente.

Nuovi incentivi per le imprese e green economy

In particolare, il PNRR ora prevede un incremento delle riforme con 5 di esse che includono misure come il riordino degli incentivi alle imprese per promuovere strumenti più semplici ed efficaci, un nuovo approccio orientato ai risultati per le politiche di sviluppo e coesione, e la creazione di un testo unico per le procedure relative alle energie rinnovabili.

Misure per i lavoratori

Altre misure importanti riguardano la riqualificazione dei lavoratori, sia in ambito pubblico che privato, per migliorare le competenze in materia di efficientamento energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili.

Misure per l’approvvigionamento energetico

Sono previste anche misure per ridurre i costi di connessione alle reti del gas per gli impianti di biometano nonché strumenti per aiutare le imprese a ridurre il rischio finanziario legato all’acquisto di energia da fonti rinnovabili.

Nuovo piano di investimenti

Per quanto riguarda gli investimenti, il nuovo Piano prevede il finanziamento di nuove misure, un incremento delle risorse destinate ad altre iniziative, la riprogrammazione di alcuni interventi e l’utilizzo delle economie maturate. Questi aggiornamenti riflettono un impegno crescente verso una transizione energetica sostenibile e un’economia più resiliente, allineandosi agli obiettivi più ampi dell’Unione Europea.

I settori interessati

Il piano, che prevede 145 nuove misure, investirà settori chiave come: appalti pubblici, giustizia e antitrust, con l’obiettivo principale di aumentare la competitività dell’Italia non solo a livello Europeo ma mondiale.

La salvaguardia del clima diventa comunque una priorità per il quale i fondi Europei destinano una quota pari al 39,5% del totale.

Ultimo settore chiave a cui il PNRR si rivolge, ma non ordine d’importanza, è la transizione digitale.

Il piano prevede nuovi investimenti e incentivi per il sostegno alle startup in ricerca e sviluppo, destinando ben il 25,6% delle risorse totali con un lieve aumento rispetto al precedente piano.

Queste misure toccheranno aree come la connettività a banda larga, la digitalizzazione della pubblica amministrazione e lo sviluppo delle competenze digitali sia nel pubblico che nel privato.

COSA PREVEDE il nuovo PNRR per le imprese

Dei 122 miliardi destinati all’Italia 12,4 miliardi sono riservati alle imprese per sostenere investimenti particolarmente focalizzati su tecnologie avanzate ma anche orientate alla sostenibilità

Piano Transizione 5.0

Il Credito d’imposta sarà sempre lo strumento trainante, al quale verranno destinati 6,3 miliardi per sostenere la digitalizzazione e il passaggio alla green-economy delle imprese incentivando l’autoproduzione di energia e la formazione digitale dei lavoratori.

  • Sostegno alle PMI per l’Energia Rinnovabile: 320 milioni di Euro saranno destinati agli incentivi per l’acquisto di impianti per l’energia rinnovabile
  • Transizione Ecologica e Tecnologie Net Zero: 2,5 miliardi di Euro saranno riservati alle imprese in grado di realizzare filiere virtuose orientate verso un’economia green a zero emissioni tramite l’efficienza energetica e la conversione verso processi produttivi ad alta sostenibilità.
  • Contratti di Filiera: 2 miliardi di euro sono riservati ai contratti di filiera nei settori agroalimentare, pesca, acquacoltura, silvicoltura, floricoltura vivaismo.
  • Parco Agrisolare: 850 milioni serviranno a sostenere le nostre aziende agricole e di allevamento per la realizzazione di impianti fotovoltaici, sistemi intelligenti di gestione dei consumi elettrici ed accumulatori, oltre a incentivare la realizzazione di tetti energetici.
  • Fondo Tematico BEI per il Turismo: 308 milioni di euro aggiuntivi sono anche rivolti ad aumentare la competitività del settore turistico.

🤔 COSA ne pensiamo del nuovo PNRR 2024

Come sempre, quando si parla di così tanti denari che arrivano a pioggia, ben 122 Miliardi di Euro per l’Italia, ci sorgono sempre mille dubbi amletici: 

  • verranno spesi tutti? 
  • verranno spesi bene? 
  • saranno facilmente accessibili e snelli nell’essere erogati?
  • Ne usufruirà chi ne ha veramente bisogno?
  • Saranno sufficienti per raggiungere gli obiettivi che ci si è prefissati?
  • …..

Ovvio che, viste le esperienze passate, in cui l’Italia non è riuscita a sfruttare a pieno la disponibilità  fondi e risorse, andati sprecati e persi nei meandri della politica e della burocrazia o peggio ancora, mai spesi, non possiamo che osservare occhio critico.

Pur tuttavia sarebbe anche stupido non salire sul carro solo perché pensiamo…

“…tanto in Italia ci guadagnano sempre i soliti…e a noi non tocca mai niente!” 😤

Il nuovo PNRR è una opportunità che le imprese devono almeno tentare di cogliere perché oggi, stare al passo in un mercato globale così dinamico e competitivo non è facile se vogliamo anche che sostenibilità e welfare diventino una priorità per tutti e non una scelta di pochi. 

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